mercoledì 24 ottobre 2012



PORTOLANI DI VOCI


L’ispirazione  è una pergamena  sulla quale sono disegnati con variabile  precisione, terre  più o meno conosciute, mari  e isole. Luoghi di attracco  e di scambio, non solo di beni materiali, ma anche di lingue, pensieri, tradizioni e costumi.
I PORTOLANI, così si chiamavano queste  mappe nautiche, portavano spesso a margine, oltre ai tracciati delle rotte da seguire, appunti dei navigatori, commenti preziosi riguardo i nuovi approdi, scoperte fatte, meno poetici appunti commerciali o calcoli di rotte, intensità  e direzione di venti  e correnti.
Succedeva che le navi, colpite da  un fortunale o causa una rotta mal calcolata finissero ad approdi non previsti, il che significava non sempre  e solamente rischi e incognite, ma anche  nuovi contatti, nuove sorprese.
Restava ai marinai oltre  l’ovvio officio del loro duro mestiere, l’improvvisarsi raccoglitori del “nuovo”, l’operazione  implicava ragguardevole elasticità mentale, curiosità  e memoria.
Anche se,  partiti da  un porto e tornati dopo mesi di navigazione allo stesso attracco, si poteva dir conclusa l’operazione di mero carico-scarico delle merci, l’equipaggio riportava a casa evocazioni, melodie, sapori, anche amori abbandonati in  un lontano altrove.
Si ripercorre in parole e musiche questo, uno tra i tanti,  viaggio ideale . Gli scali tecnici della  nostra goletta non caricheranno acqua e  cibo fresco, ma  canzoni, musica, poesie, non solo dalle terre di mare, ma anche dai mari di terra, praterie sconfinate, taighe e  pampas. Comune denominatore  un orizzonte  piatto  a angolo giro, in attesa del desiderato nuovo approdo.

GUIDO RIGATTI       violoncello chitarre voce narrante
LUISA ERENO          voce percussioni
PAOLO AGOSTINI   chitarra mandolino percussioni
MICHELA FURIN     violino percussioni
ENRICO MILANI      violoncello chitarra  

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